Agorà , IUAV, UNIBZ presentano

Comfort abitativo: qualità dell'aria

Percorso tematico, benessere e competitività economica.

Trascorriamo il 90% del nostro tempo in spazi chiusi, rinunciando alla luce naturale e all'aria aperta, respirando aria fino a cinque volte più inquinata di quella esterna. La scienza ha dimostrato che vivere così ha conseguenze per la nostra salute e il nostro benessere. 

Ma se la cattiva qualità dell’aria negli ambienti chiusi (indoor) è un fattore determinante per la salute della popolazione in generale, per bambini e adolescenti, che trascorrono la maggior parte del loro tempo in ambienti confinati (casa, scuola), questo diventa un elemento dalle conseguenze allarmanti, poiché in tali contesti i livelli di anidride carbonica, polveri sottili PM2.5, biossido di azoto ed altri inquinanti irritanti superano – spesso abbondantemente – i valori stabiliti dalle autorità sanitarie in materia di inquinamento indoor. 

Ora, se tutto ciò costituiva di per sé un elemento di preoccupazione fino a “ieri”, prima cioè dell’emergenza socio-sanitaria determinata dal Covid-19, quanto più lo sarà adesso che abbiamo un’esigenza di distanziamento sociale e di sanificazione ambientale straordinaria?

In lingua italiana.

Intervengono

Uwe Janowske: Bergische Universität Wuppertal, Direttore di Meccanica dei Fluidi. Capo dell'Istituto di Innovazione di Prodotto a Solingen e Direttore del Centro di Ricerca Steinbeis "Virtual Testing" 

Andrea Gasparella: Libera Università di Bolzano, Professore Ordinario presso la facoltà di Scienze e Tecnologie. Esperto analisi degli edifici attraverso modelli fisici applicati.  

Alessandro Prada: Università degli Studi di Trento, Ricercatore in Fisica delle costruzioni. Membro del Comitato Tecnico del LEED Italia, AICARR e uno dei membri fondatori di IBPSA Italia.

Conduce

Carla De Meo, Giornalista