Mai come in questo inverno di pandemia nelle scuole e negli uffici arieggiare è stata una questione delicata. Colleghi in guanti e cappotto che giuravano di non avere freddo, insegnanti esasperati dalle liti fra alunni che non volevano e quelli che volevano aprire la finestra, magari con i termosifoni al massimo. D’ora in avanti quando e per quanto arieggiare ce lo può dire un sensore luminoso intelligente a parete, Fybra. Quando l’aria è troppo satura di CO2 Fybra indica quando e quanto a lungo aprire la finestra, oppure mette in funzione automaticamente l’impianto di VMC (quando è presente). Il tutto può essere monitorato in dettaglio tramite un widget di controllo.
Fybra nasce da un’idea di FBP, start-up del gruppo Focchi, e Alberto Saracco e Roberto Raggi, rispettivamente epidemiologo e specialista di igiene e medicina preventiva. Il progetto è partito da uno studio sulla correlazione fra qualità dell’aria e minor rischio di diffusione del Covid19. Un’adeguata ventilazione non solo riduce il rischio di diffusione della pandemia, specie in ambienti chiusi e affollati, ma aumenta anche il benessere con l’abbattimento del 40% della CO2 e la riduzione del 15% delle assenze per motivi di salute, anche di quelle non legate al Covid.
Grazie alla grande utilità nell’immediato contrasto alla pandemia, oltre alla facilità di montaggio e all’utilizzo intuitivo, Fybra è stato premiato per la categoria Innovation dalla giuria del Klimahouse Prize 2021. Un dispositivo che potrà migliorare la qualità dell’aria e la salute nelle scuole e negli uffici ben oltre i tempi della pandemia.