Sandy Attia è nata al Cairo, in Egitto, è cresciuta in Kuwait e ha trascorso gli anni dell'università negli Stati Uniti per poi diventare direttrice e co-fondatrice dello studio MoDusArchitects nel 2000. Il fondamento di questo studio risiede nella convinzione di far durare gli edifici e di farli amare, privilegiando un'alleanza disciplinata tra dimensione artigianale, ingegneria inventiva e soluzioni programmatiche ibride. La consolidata e pluripremiata produzione dello studio è completata da una serie di pubblicazioni scritte e progetti di ricerca che affermano l'impegno di Sandy Attia nell'esplorare l'ampia e sfaccettata gamma dell'indagine architettonica.

Attia ha ricoperto incarichi di docenza presso istituzioni accademiche sia negli Stati Uniti (TCAUP University of Michigan 2002-2004, SOA Princeton Spring 2017, Fall 2018, Spring 2020) che in Italia (POLIMI 2021, Univ. di Trento 2015-2017), e continua a cercare strade in cui le attività accademiche e professionali convergono e alimentano il dibattito architettonico. Guidata da un'incrollabile fiducia nella capacità dell'architettura di riunire le persone, far convergere le idee e dare risposte sintetiche a questioni complesse della cultura contemporanea nel contesto del costruito, Sandy Attia si affida alla sua conoscenza  dell'architettura per definire e alimentare pratiche transdisciplinari. Nel 2013 è stata nominata per il premio ArcVision, insieme ad altre 23 donne di tutto il mondo, per il suo contributo al campo dell'architettura.