Oltre 250 partecipanti, 18 speaker internazionali, 4 BEAM Labs e numerosi momenti di networking per tracciare insieme il futuro dell’ospitalità sostenibile e collaborativa.
Si è concluso venerdì 16 maggio BEAM - Hospitality Gamechanger Summit, l’evento internazionale dedicato all’innovazione e alla sostenibilità nel settore dell'hospitality, che per due giorni ha trasformato Bolzano in un laboratorio di idee, visioni e connessioni.
Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno BEAM si è confermata come una piattaforma di confronto interdisciplinare e trasversale, capace di mettere in dialogo esperienze e idee provenienti dai settori più disparati dell’hospitality: dall’agricoltura all’hôtellerie, passando per le nuove forme di turismo esperienziale.
Il titolo dell’edizione 2025, The Power of Collaboration, ha orientato l’intero programma con un messaggio chiaro: solo attraverso la collaborazione è possibile affrontare con efficacia le sfide del futuro. Una riflessione che trova riscontro in dati concreti: oggi l’ospitalità rappresenta il 10% del PIL globale e genera l’8% delle emissioni complessive di gas serra. Con una previsione di 196 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore turistico nei prossimi anni, diventa quindi prioritario rendere questo ambito sempre più attrattivo per le generazioni di oggi e di domani. Una riflessione portata sul palco da Roberta Garibaldi, professoressa ed esperta internazionale, che ha evidenziato come la cultura alimentare possa rappresentare una leva chiave per l’innovazione e la sostenibilità dei territori, sottolineando il valore del legame tra cibo, identità e comunità in un’ottica rigenerativa e inclusiva.
Il Summit ha riscosso successo e ha contato un interessante incremento dei partecipanti rispetto all’anno precedente. A partire da partner strategici come IDM Alto Adige, in qualità di Development Partner, fino ad arrivare agli speaker d’eccezione che si sono alternati sul palco con visioni strategiche, esperienze e casi di studio internazionali, BEAM 2025 ha dato l’opportunità a oltre 250 persone di creare connessioni efficaci.
Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, ha dichiarato: "Già durante la scorsa edizione, BEAM si è dimostrato un catalizzatore di collaborazioni strategiche tra i partecipanti. Un segnale concreto del valore aggiunto che eventi di questo calibro possono generare: non semplici occasioni di confronto, ma piattaforme attive per l’innovazione e il cambiamento. È attraverso il contributo di ciascun attore che stiamo guidando l’evoluzione del settore verso modelli sempre più sostenibili e collaborativi".
Sul palco di BEAM, Stephan Grabmeier e Diane Binder hanno dato il via al Summit invitando il pubblico a lasciarsi ispirare e prendere parte al grande movimento che sta già cambiando il mondo dell’ospitalità. Stephan Grabmeier – Autore e Future & Impact Designer – ha evidenziato come la collaborazione non sia solo uno strumento utile, ma una condizione essenziale per affrontare le complessità del presente. A seguire, Diane Binder – esperta di sviluppo rigenerativo – ha portato sul palco un approccio più visionario ma altrettanto concreto. Partendo da una metafora naturale, ha parlato della necessità di praticare una collaborazione radicale, un invito a ripensare il modo in cui progettiamo sistemi – nel turismo, nella società, nell’economia – affinché siano più resilienti, inclusivi e sostenibili. Grande interesse anche per l’intervento di Dario Vignali - imprenditore digitale e fondatore di Marketers - che ha portato un punto di vista diretto e pragmatico sul rapporto tra ospitalità e comunicazione digitale.
L’energia di BEAM si è poi spostata nei BEAM Labs, veri e propri laboratori esperienziali moderati e co-condotti da personaggi di spicco, in cui ispirazione e concretezza si sono fuse per ripensare e progettare il futuro dell’ospitalità. Attraverso il metodo DURALOGIE®, i partecipanti hanno esplorato quattro percorsi tematici paralleli. Nel dettaglio, l’alimentazione e il potenziale trasformativo del cibo; lo spazio, inteso non come semplice contenitore ma come catalizzatore di relazioni, contatti e innovazioni; i percorsi futuri dell’ospitalità, tra nuovi modelli di business e strategie orientate alla responsabilità ambientale e sociale; e infine, le relazioni, intese come fondamento della collaborazione. Quest’ultimo laboratorio ha tradotto concretamente il tema centrale dell’edizione, The Power of Collaboration, dimostrando come la forza delle connessioni autentiche sia essenziale per innovare e generare un cambiamento duraturo.
Un esempio concreto di quanto la collaborazione abbia un ruolo centrale è stato fornito da Luca D'Angelo, Direttore Esecutivo di Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, co-conduttore del BEAM Lab sui percorsi futuri dell’ospitalità, che con il suo approccio ha messo in luce come il turismo possa evolversi da fine a strumento per la sostenibilità, creando benessere per l’ambiente, la comunità locale e i visitatori.
Altrettanto significativo il momento di community networking serale, pensato non come semplice occasione conviviale ma come estensione naturale del programma, che ha confermato ancora una volta il valore delle relazioni autentiche come base per ogni progetto di innovazione condivisa.
A chiusura del Summit, sono intervenute sul palco figure di rilievo del panorama enogastronomico e non solo, come Norbert Niederkofler, chef insignito di tre stelle Michelin e una stella verde per la sostenibilità. Con la sua filosofia Cook the Mountain, ha raccontato una cucina profondamente legata al territorio, basata su ingredienti locali e stagionali. Un approccio che implica una totale dipendenza dai ritmi e dai cambiamenti della natura, rendendo ogni creazione culinaria espressione autentica del tempo e del luogo.
Un altro importante contributo è arrivato da Leslie Bruce, presidente e CEO di Banff & Lake Louise Tourism, che ha condiviso la sua esperienza di leadership nel settore turistico. Da oltre dieci anni alla guida dell’organizzazione, è promotrice dell’iniziativa Lead Tourism for Good, nata con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile, inclusivo e rigenerativo.
Con questa seconda edizione, BEAM si conferma come un punto di riferimento per il settore dell'ospitalità sostenibile, creando un ponte tra visione e azione concreta. La formula innovativa dell'evento ha evidenziato ancora una volta come la collaborazione sia la vera chiave per affrontare le sfide globali del turismo contemporaneo. Il prossimo appuntamento di BEAM è già fissato per il 21 e 22 maggio 2026.